L’isola di Lipari dispone di sentieri interessanti dal punto di vista delle bellezze della natura, del paesaggio estetico, della storia geologica dell’arcipelago e della presenza umana con tracce di circa settemila anni. (insediamenti di Castellaro vecchio nei pressi di Quattropani del V millennio a.C.).
Questi sentieri costituivano sino agli anni 50 l’unica rete viaria di comunicazione utilizzata dagli abitanti per raggiungere i terreni agricoli ed il posto di lavoro (p.e. tra Quattropani e le cave di pomice a Acquacalda e Porticello). Grazie al fatto che l’Arcipelago Eoliano è inserito nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO e nominato come Parco Nazionale Italiano, ci sono sempre più turisti che s’interessano alle
Isole e alla loro eccezionale qualità storica e naturalistica. Particolarmente nel periodo di maggio/giugno e settembre/ottobre si manifesta un interesse notevole da parte di gruppi che provenienti da altri paesi usufruiscono delle passeggiate guidate o in autonomia a Lipari.
Le gite proposte consentono ai turisti, ma anche a tutti coloro che amano il paesaggio, scoperte affascinanti di luoghi diversi su questa isola meravigliosa. I percorsi si sviluppano su tratti storici e sono gite concepite in coordinazione alle fermate del bus URSO.
Natura
(Cave di Caolino-Bagni termali S. Calogero-Pianoconte-Lipari)
Qualità: sentiero in buone condizioni. Il tratto tra le Cave di Caolino e i Bagni termali è forse il più suggestivo di tutta l’isola. Dalla costa occidentale si può ammirare la vastità del panorama e godere del silenzo unico immersi in una ricchissima natura.
Durata: ca. 4 ore – Distanza: 8,5 km
Descrizione del percorso
Dalla fermata dell’autobus sulla strada principale (cartello che indica Cave di Caolino) si va dritto fino al punto dove scende il vero „Canyon“ (1) nei pressi dei Timponi Pataso e Ospedale. Si continua a scendere sino ad incontrare un piccolo sentiero che dirama verso destra nella zona delle fumarole, attraversando poi una zona umida con delle canne. Alla destra della strada si trova la sorgente Bagno Secco con acqua calda.
Si prosegue fino ad arrivare in fondo alle mulattiere sottostanti, dove un cartello segnala Valle di Pera alla destra e Bagni termali alla sinistra. Si continua lungo la stradina verso destra e si gira poco dopo sulla sinistra scendendo verso la Punta „Palmeto“ con un rudere di una vecchia torre di avvistamento.
Di ritorno si prosegue lungo la strada che a un certo punto sale verso i Bagni termali S. Calogero (2). Da qui si sale per un tratto di circa 300 m con lastricato d’origine romana ancora in buona condizione fino quasi in cima. Si gira in una piccola fossa a destra e lungo una stradina affiancata da alti muri si giunge senza svolte alla chiesa di Pianoconte (3). Da qui, scendendo verso sinistra lungo una strada scavata e ripida si raggiunge la chiesa dell’Annunziata, procedendo poi sulla strada principale e imboccando a sinistra un tratto ben lastricato fino a destinazione.
(1) Cave di Caolino e il „Canyon“ della Valle di Bagno Secco
Le cave di Caolino servivano sin dall’antichità (periodo greco e romano) per la fabbricazione dei mattoni crudi utilizzati nei sarcofaghi della necropoli e per i mattoni cotti o la ceramica.
Sono state sfruttate fino al 1972. La discesa è spettacolare e impressionante grazie alle importanti manifestazioni vulcaniche che hanno creato qua e la fumarole e colorati depositi di zolfo. Il paesaggio si presenta come un anfiteatro naturale e rammenta un „Canyon del Wild West“. È il più ricco sito paleobotanico delle Eolie dovuto al paleolago di Timpone Pataso di 125’000-80’000 anni fa. Qui si trova an- che un sorgente di acqua calda di circa 45-50 gradi.
(2) Bagni termali e strada romana
Il tratto è molto silenzioso e godevole lungo il mare. Da notare il Punto di Cugno Lungo con le sue grotte e i numerosi reperti dell’epoca romana: un ipogeo romano risalente al II sec. d.C.;; la Punta Palmeto con un popolamento di palme nane (Chamaerops humilis), la presenza di impronte fossili risalenti all’epoca dell’antico lago e i resti di una antica Torre Saracena. Salendo in mezzo ai campi di olivi recintati da muri si accede alla struttura dei Bagni termali, abbastanza nascosta nella Valle e risalente al XV secolo a.C. (cultura di Capo Graziano e stile di Mycene, con probabile insediamento attorno). L’attuale edificio fuori servizio risale al 1870. Si tratta di un monumento storico unico. L’effetto salutare della sorgente è stato già descritto da Diodoro Siculo (I sec a.C.).